Cristiani brava gente!

La missione era “cristianizzare e civilizzare“: in 100 anni, dal 1870 al 1970, il programma di rieducazione civica e religiosa finanziato dallo Stato del Canada ha strappato 150 mila bambini di origine indigena dalle loro famiglie e li rinchiuso in 130 istituti religiosi con l’obiettivo di distruggere la loro cultura e convertirli alla religione cristiana.

La devastazione culturale e la forzata conversione sono state accompagnate da violente pressioni psicologiche, traumi fisici ed abusi sessuali che hanno danneggiato in maniera irreversibile oltre 4 generazioni di indigeni: gli effetti tragici che il programma di colonizzazione ha causato sui nativi canadesi, appaiono evidenti dal numero di suicidi, alcolizzati, tossicodipendenti e persone mentalmente disturbate che si contano tra coloro che l’hanno subito.

L’11 giugno scorso il Canada si è fermato e maxi-schermi sono stati allestiti in molte città per seguire il discorso di riconciliazione del primo ministro. Il Canada ha chiesto scusa e ha offerto alle vittime un risarcimento. La Chiesa no.

Gli articoli: Los Angeles Times, Herald Tribune, Washington Post, New York Times, BBC, Msnbc, La Repubblica

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